n.a. L’impianto non produce energia destinata all’autoconsumo.
A seguito di una valutazione tecnica è emerso che l’impianto produceva meno di quanto atteso, e proprio tale condizione ha portato l'azienda a chiedere alla Greenergy una consulenza tecnica.
L’impianto è realizzato a terra, in un contesto rurale di tipo collinare.
A seguito di sopralluogo, circa il 20% dei moduli fotovoltaici presentava fenomeni di hotspot e bava di lumaca; i quadri elettrici presentavano diodi bypassati o non funzionanti; una ulteriore criticità emersa presente era il cedimento di alcune strutture a causa di smottamenti e cedimenti del terreno.
La sfida più rilevante per il revamping di questo impianto era il rischio di perdita economica dovuta al fermo impianto per eseguire tutte le sostituzioni necessarie. Per ovviare tale difficoltà l’intervento è stato suddiviso in due step.
L’intervento ha interessato la sostituzione delle due unità inverter obsolete con dodici unità di stringa del tipo SMA SHP 75-10, con potenza massima in AC pari a 75 kW. Questa soluzione ha comportato il ricablaggio delle stringhe e una riconfigurazione elettrica dell’intero campo fotovoltaico.
Inoltre, i moduli danneggiati e non più efficienti sono stati sostituiti con moduli di tipo monocristallini ad alta efficienza.
Questo progetto non ha usufruito di agevolazioni ma il primo aspetto considerato è stata la conformità di tutti i dispositivi con il II Conto Energia al fine di non perdere il diritto agli incentivi, a seguito di un'attenta ricerca di mercato ed analisi dei datasheet sono state proposte varie soluzioni tecniche scegliendo infine quella più efficiente.
