L’accumulo di energia fotovoltaica: l’energia come credito nel futuro
Accumulo di energia fotovoltaica: quando l’energia diventa un credito
Nel modello energetico tradizionale, l’energia elettrica ha sempre avuto un valore istantaneo: si produce e si consuma nello stesso momento. Questo paradigma ha funzionato finché la produzione era centralizzata e programmabile. Con la diffusione del fotovoltaico su grande scala, però, questo equilibrio si è rotto. Oggi produciamo molta energia quando il sole è disponibile e ne abbiamo bisogno soprattutto in altri momenti. È per questo motivo che l’accumulo dell’energia fotovoltaica può cambiare radicalmente il nostro modo di approcciarci ai costi energetici.
L’energia non è più solo un flusso immediato di kilowattora, ma possiamo parlare di un vero e proprio credito energetico: qualcosa che può essere prodotto, immagazzinato e utilizzato quando serve davvero – e quindi quando il suo valore economico è maggiore.
Questo cambio di visione e di strategia non è teorico né futuristico. È già oggi alla base dei sistemi fotovoltaici più evoluti, soprattutto in ambito industriale e nei campi solari o agrivoltaici. Quando un impianto fotovoltaico è dotato di batterie di accumulo, l’energia elettrica generata nelle ore centrali della giornata non viene più semplicemente destinata all’autoconsumo o immessa in rete per essere venduta al prezzo del momento mediante il Ritiro Dedicato, ma può essere conservata e resa disponibile nelle ore serali o notturne, quando i carichi aumentano o il valore dell’energia è più elevato.
In questo scenario, parlare di energia prodotta di giorno e consumata di notte non è uno slogan, ma una descrizione chiara e concreta di come stanno evolvendo i sistemi elettrici basati sul fotovoltaico. L’energia accumulata funziona come un credito: viene “depositata” quando è abbondante e “spesa” quando la sua disponibilità è minore e il suo valore economico è quindi più elevato. Questo approccio consente innanzitutto di aumentare l’autoconsumo fotovoltaico, ma anche di vendere l’energia ancora in eccesso a un prezzo decisamente più favorevole.
La direzione per il futuro è chiara: l’energia sta smettendo di essere solo consumata e sta iniziando a essere gestita. Ed è proprio in questa gestione che il concetto di credito energetico trova spazio ed utilità.
Sistemi di accumulo Battery Energy Storage System (BESS): la tecnologia che abilita il modello
Se il concetto di energia come credito è il cambio di paradigma, i sistemi di accumulo BESS sono l’infrastruttura tecnica che consente questo cambio di strategia. Il Battery Energy Storage System non è un semplice insieme di batterie di accumulo, ma un sistema controllato da un PLC progettato per immagazzinare, gestire e rilasciare energia elettrica in modo controllato, coordinandosi con l’inverter che trasformerà la corrente continua prelevata dalle batterie in corrente alternata utile per l’autoconsumo o la vendita.
Dal punto di vista tecnico, un BESS è composto da più elementi che lavorano in modo coordinato: batterie, dispositivi di protezione, software di controllo e interfacce di comunicazione con il resto dell’impianto fotovoltaico e con i carichi. È questa integrazione che consente di trasformare l’energia prodotta in un vero asset energetico gestibile nel tempo.
Come funzionano i sistemi di accumulo BESS nel fotovoltaico
In un impianto fotovoltaico, il BESS entra in funzione ed accumula energia elettrica nelle batterie quando la produzione dei moduli fotovoltaici supera il fabbisogno immediato. L’energia in eccesso viene immagazzinata e successivamente, il sistema la rilascia quando i consumi non sono più coperti dalla produzione dei pannelli fotovoltaici o quando la produzione solare non è disponibile.
Questo meccanismo rende possibile il passaggio da un fotovoltaico “passivo” a un sistema attivo e programmabile, in cui produzione e consumo non sono più rigidamente vincolati allo stesso momento.
Fotovoltaico con accumulo e gestione intelligente dell’energia
Il vero salto di qualità avverrà quando il BESS sarà sempre più profondamente integrato con sistemi di gestione intelligente dell’energia (Energy Management System). Grazie a questi sistemi, infatti, le batterie di accumulo vengono caricate e scaricate in modo intelligente secondo logiche ben definite. Si possono, ad esempio, stabilire delle priorità per alcuni carichi rispetto ad altri, valutare in modo continuo le finestre temporali in cui vendere l’energia in rete, stabilire degli obiettivi di autoconsumo o favorire l’ottimizzazione economica dell’impianto.
Per le imprese di ogni settore – industriale, agricolo, commerciale – e per i gestori di campi solari su brownfield o terreni inutilizzati, il fotovoltaico con accumulo diventa così uno strumento di controllo dei flussi energetici dal punto di vista sia dell’autoconsumo, sia della realizzazione economica. L’energia viene accumulata quando è disponibile e utilizzata quando è strategicamente più conveniente utilizzando anche le informazioni che l’Energy Management System trova in rete.
In questo scenario, i BESS non diventeranno soltanto un’estensione opzionale dell’impianto fotovoltaico, ma saranno l’elemento che permetterà lo sviluppo di strategie complesse ed efficienti per rendere sempre più produttivo l’investimento sui sistemi fotovoltaici avanzati.
Autoconsumo fotovoltaico e flessibilità energetica: lo scenario che si consoliderà nel tempo
Il pieno sviluppo dell’autoconsumo fotovoltaico è il naturale punto di arrivo del percorso descritto finora. In un sistema senza batterie di accumulo, infatti, il livello di autoconsumo, visto come percentuale del fabbisogno dell’utenza coperto dalla produzione dei moduli fotovoltaici, è fortemente limitato: si utilizza solo l’energia disponibile nell’istante in cui viene prodotta, indipendentemente dal profilo di consumo nel tempo richiesto dall’utenza.
Inoltre, in questo nuovo contesto, il valore dell’energia dipende fortemente dalla capacità poter decidere quando usarla o quando venderla. La cosiddetta flessibilità energetica consiste proprio in questo: poter usare energia prodotta dai pannelli fotovoltaici quando acquistarla dalla rete sarebbe particolarmente costoso e, parallelamente, poter decidere di vendere l’energia prodotta in eccesso al GSE, con il sistema del ritiro dedicato, nel momento in cui il prezzo è più elevato, per massimizzare i profitti.
Il futuro dell’energia sarà sempre di più legato alla sua capacità di essere un credito economico spendibile in modo strategicamente accurato per massimizzare la redditività degli investimenti fatti per realizzare impianti fotovoltaici con accumulo di nuova generazione.
Noi di Greenergy stiamo lavorando già oggi in questo senso e se state valutando di integrare sistemi di accumulo evoluto nel vostro impianto fotovoltaico, siamo in grado di affiancarvi nell’analisi tecnica della vostra situazione specifica e nella progettazione di soluzioni coerenti con le vostre esigenze operative e i vostri obiettivi di sviluppo aziendale e di redditività.
